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    Miniere

    Le miniere della valle del Biois

    Che la Valle del Biois sia stata anticamente terra di estrazione mineraria è facilmente appurabile dagli antichi toponimi. Fino al 1964 infatti il paese di Canale d’Agordo si chiamava Forno di Canale, in questa località, posta alla confluenza tra i torrenti Liera e Biois, si trovavano i forni fusori che lavoravano il ferro ed il rame provenienti dalla Valle di Gares e destinati alla Serenissima di Venezia.

    Lo sfruttamento dei boschi era vitale per il funzionamento delle miniere, per alimentare i forni infatti serviva il carbone ottenuto negli aial, le carbonaie alimentate da ingenti quantità di legname. Anche l’acqua dei torrenti era essenziale per alimentare le fucine.

    La presenza di miniere ha anche attirato in queste piccole valli alpine lavoratori provenienti dalle zone di lingua tedesca ed è documentato che l’apertura ad altre culture abbia influenzato la lingua locale.

    L’attività estrattiva diventò così importante che nel 1458 Canale d’Agordo diventò il centro economico, civile e religioso più importante tanto da ottenere una sede pievanale.

    L’attività estrattiva durò all’incirca fino al 1748 anno in cui un’alluvione distrusse i forni. I giacimenti erano situati principalmente in due zone: Sàis a circa 1500 m e Sass Negher a 1800 m. Oltre che in queste due aree, sono documentati tentativi di estrazione anche nelle vicinanze di Casera Stia, sopra l’abitato di Gares. Lungo le pendici di quest’ultimo c’erano ben tre cave, due di questi ingressi sono ancora visibili e racchiudono i resti delle antiche armature in legno.

    Lungo la montagna del Sass Negher si nota ancora l’antico sentiero un tempo percorso dai muli che trasportavano il materiale delle miniere. Una strada ben curata e mantenuta in continuazione e che correva lungo la destra orografica del torrente Liera permetteva questo lungo trasporto fino alle prime fucine, situate vicino all’odierno campeggio Lastei, in località Pian de le fusine.

    Anche in altre località della Valle del Biois esistevano miniere minori ma al giorno d’oggi nessuna di queste è visitabile. Restano a testimonianza della piccola grande storia che ha influenzato anche la cultura e la lingua della località.

    In Agordino ci sono altre miniere molto importanti e visitabili, sono i siti minerari del Fursil nel territorio di Colle Santa Lucia e le miniere di Valle Imperina poste lungo il torrente Cordevole all’ingresso dell’Agordino.

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