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  • L’ESTATE (L’ ISTA’)

    In Valle da poco abbiamo festeggiato la primavera in occasione del “Bon de l’Ansuda” (Il bello della primavera) e finalmente…..è arrivata l’Estate (Istà), temperature più gradevoli e lunghe giornate.

    Un tempo tra i giorni di Sant’Antonio da Padova (13 giugno) e San Giovanni (24 giugno) iniziava frenetico il periodo della fienagione (fà fen). Inizialmente attorno ai paesi, per poi mano a mano spingersi più in quota. Agosto era tipicamente dedicato alla fienagione in alta montagna. Alle alte quote si effettuava un unico taglio. In Valle, un secondo taglio veniva effettuato solo sui terreni meno magri (l’adòrch). Il terzo taglio era cosa rara e lo si effettuava solo in prossimità delle abitazioni o campi più fertili (terzin).

    Contemporaneamente i bovini che ogni famiglia allevava, venivano mandati in alpeggio (se monteghea) presso le numerose malghe diffuse in ogni dove ed a quote variabili tra i 1600 e 2200 m s.l.m..

    Oggi l’allevamento e lo sfalcio sono  esercitati solo da pochissime aziende. Alcune malghe sono state abbandonate; qualcuna è stata convertita a bivacco. Le più comode o che hanno disponibilità di buoni pascoli, sono però ancora tutt’oggi monticate per 3-4 mesi della buona stagione.

    Per quasi tutte, l’attività d’alpeggio è integrata da quella agrituristica, in virtù del crescente affermarsi del turismo dal secondo dopoguerra.

    Si tratta di piccole realtà, ma che riscontrano sempre più l’interesse ed il gusto di un turismo attento ai vecchi saperi, gusti, profumi e …….silenzi.

    I vari prodotti di nicchia, magari abbinati ad altri disponibili in natura, sono sapientemente abbinati e proposti al buongustaio in piatti rispecchianti la tradizione o rivisitati.

    Dopo un inverno 2020/21 dettato da un arresto pressoché totale delle nostre attività ricettive per i più che noti motivi, oggi è emozione salire sui pascoli e sentire il tintinnio dei campanacci, sinonimo di una montagna di nuovo viva.

    Speriamo che l’Estate possa essere una stagione di riscatto e lavoro, non solo per le nostre malghe, ma per tutto il comparto turistico.

    Deve essere così!

    In fondo l’Estate è energia, la natura è esuberante e tutto è un esplosione di verde e di forza. In simbiosi, anche per l’uomo che qui vive ed opera o che semplicemente trascorre qui alcune giornate, la bella stagione dev’essere nuova vita.
    E se vogliamo ben guardare quest’anno è più che mai un Estate di nuova vita per la nostra piccola comunità di Valle.
    Al rifugio dei Cacciatori (Ai Mut) in comune di Falcade e al rifugio L’Agazon in comune di Canale d’Agordo presso l’omonima forcella, sono subentrate nuove giovani gestioni che proseguono l’attività dei fondatori.
    Giovani del posto che con tanto entusiasmo, determinazione, coraggio e passione, hanno accettato la sfida di affrontare non poche difficoltà per dare futuro a queste strutture d’accoglienza. Su tutto credo prevalga l’amore per il proprio territorio!
    Ma non sono l’unico esempio. Passando dalle malghe e rifugi, proseguendo poi per le attività ricettive, in particolare delle frazioni, molti sono gli esempi di giovani imprenditori nella nostra Valle che in questi ultimi anni proseguono l’attività sulle orme dei padri.
    QUESTA E’ UNA VERA VENTATA D’ESTATE a beneficio di tutta la collettività.
    Che sia quindi davvero una buona Estate per questi giovani!!!! Che lo sia per il nostro turismo, per valligiani e turisti.

    BUONA ESTATE DI CUORE

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